Medicina che tratta la nutrizione umana e i problemi connessi.
“Se fossimo in grado di fornire a ciascuno la giusta dose di nutrimento ed esercizio fisico, né in difetto né in eccesso, avremmo trovato la strada per la salute.”
“che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo”
(Ippocrate 460-377 a.C.)
Questo diceva circa quattrocento anni a.C. Ippocrate, che è considerato il padre della medicina.
La celebre espressione:
“l’uomo è ciò che mangia” di Ludwig Feuerbach (1804-1872),
Filosofo tedesco, sebbene la sua fosse una visione filosofica più che scientifica, presenta analogie con gli insegnamenti di Ippocrate.
Intuizioni antiche, attualmente scientificamente confermate da studi di: biochimica, nutrigenetica, nutrigenomica, nutraceutica, laboratorio, clinici e epidemiologici, i quali rivelano che il giusto nutrimento per qualità e quantità e i giusti stili di vita, prevengono curano e in molti casi guariscono le più diffuse malattie.
Il sovrappeso da grasso superfluo è spesso indesiderato per motivi estetici, più importante è che costituisce rischio di sviluppo di malattie: metaboliche, gli adipociti che sono le cellule dove si accumula il grasso, riempite a dismisura esplodono e sui frammenti si attiva l’infiammazione che danneggia i recettori dell’insulina da cui l’insorgenza del diabete di tipo 2 che, provoca ateroarteriosclerosi ossia danno vascolare, con conseguenze cardio-neurologiche (infarto, ictus); l’alimentazione eccessiva che gonfia gli adipociti, stimola pure fattori di crescita ( GH, IGF-1 ), una maggiore riproduzione cellulare con maggiore probabilità di cellule anomale, da cui la maggiore probabilità di sviluppare tumori; il sovrappeso crea sovraccarico articolare con conseguenze ortopediche (per es. artrosi del ginocchio ecc, protrusioni fino a ernie del disco da cui conseguenze neurologiche). Particolarmente pericoloso è il grasso viscerale (quello all’interno della pancia), poiché oltre ai danni da sovrappeso, funziona da ghiandola endocrina produttrice di sostanze dannose ( Adiponectina, Resistina ) che danneggiano la parete interna delle arterie con conseguente rischio di ateroarteriosclerosi da cui ictus, infarto; danneggiano i recettori cellulari dell’insulina con conseguente rischio di diabete di tipo 2 con i danni funzionali e organici che comporta a tutto il corpo, (cuore, nervi cervello, occhi, apparato urogenitale con disfunzione renale e sessuale, ecc.).
La misura della circonferenza della vita rivela la quantità di grasso viscerale.
Secondo le indicazioni dell’International Diabetes Federation, nei soggetti di razza europoide si considera normale un giro vita inferiore a 94 cm nell’uomo e a 80 cm nella donna, elevato tra 94 cm e 102 cm nell’uomo e tra 80 cm ed 88 cm nella donna, molto elevato oltre 102 cm nell’uomo e oltre 88 cm nella donna.
Le linee guida dell’American College of Sports Medicine, per la misura del giro vita relativamente al rischio di incorrere nella sindrome metabolica con le complicanze cardiovascolari, considerano: molto elevato maggiore di cm 120 per l’uomo, maggiore di cm 110 per la donna; elevato cm 100-120 per l’uomo, cm 90 – 109 per la donna; basso cm 80 – 99 per l’uomo, cm 70 – 89 per la donna; molto basso minore di cm 80 per l’uomo, minore di cm 70 per la donna.
La dieta alimentare deve essere sartoriale, su misura secondo le necessità personali, per tipo di alimenti e quantità, si ricordi quanto sopra: “Se fossimo in grado di fornire a ciascuno la giusta dose di nutrimento…). Non è preciso il ricorrente consiglio di mangiare un po’ di tutto, bensì ciascuno deve mangiare la giusta dose di nutrimento.
Un esempio estremo e sorprendente per i più: tutti sanno che assumere acqua nella giusta dose è essenziale per il funzionamento dell’organismo, ma pochi sanno che anche l’acqua bevuta in dosaggio sbagliato diventa veleno. La recente cronaca riporta di 14 fra maratoneti, calciatori e altri atleti, deceduti per avere bevuto più di tre litri d’acqua nell’arco di un’ora, che ha abbassato la concentrazione del sodio nel plasma (iponatriemia).
“Nulla è di per sé veleno, tutto è di per sé veleno, è la dose che fa il veleno.” (Paracelso, medico, alchimista, svizzero 1493/1541.
Gli italiani, secondo l’ OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) sono tra quelli che vivono di più nel mondo occidentale, però siamo agli ultimi posti per aspettativa di vita sana, insomma campiamo di più ma campiamo peggio, ci ammaliamo di più. Sono le conseguenze delle cosiddette malattie prevenibili, quelle cioè che dipendono in buona parte da noi, dalle nostre abitudini tra cui quelle alimentari.
L’Annuario ISTAT 2017 (Raccolta delle principali Statistiche dell’Italia), registra la crescita costante delle malattie croniche di cui è affetto quasi il 40% degli italiani. Le malattie cardiovascolari e i tumori sono la causa del 66% delle morti.
“Ammazza più la gola che la spada.” (George Herbert di Cherbury, poeta, religioso, oratore del Galles 1593/1633) .
Il primo Ministro inglese Winston Churchill disse: “Il segreto della buona salute, è bere, fumare e soprattutto non fare sport.” Tralasciò il mangiare, ma la stazza e la sua salute rivelavano anche le scorrettezze alimentari. Infatti era solo umorismo, si era appena rimesso dal suo primo infarto, quando fece l’anzidetta battuta.
Viene riferito che Woody Allen ha detto: “Puoi vivere fino a cento anni, se rinunci a tutte le cose per cui vale la pena vivere”.
Considerato quanto succitato, modificando la locuzione latina “Semel in anno licet insanire” in “Semel in hebdomada licet insanire”, tradotta letteralmente “una volta la settimana è lecito impazzire”, sulla scorta dell’esperienza clinica, si può conciliare la salute con il piacere della tavola, mangiando in modo salubre regolarmente e sgarrando una volta a settimana, magari compensando (previa consultazione medica) con un predigiuno e/o postdigiuno.
Nelle variazioni delle abitudini alimentari è efficace l’Agopuntura, con appropriate applicazioni stimola la liberazione del neurotrasmettittore serotonina (5 idrossitriptamina) che ha molteplici effetti positivi quali: regolazione del senso della sazietà; regolazione del ritmo sonno/veglia (la serotonina è precursore della melatonina).
Premessa alla Dieta Normonutrizionale Ipocalorica
Per trarre i massimi vantaggi da una dieta normonutrizionale ipocalorica e beneficiare del sostegno per la sua costante osservazione, è efficace l’Agopuntura. Con appropriate applicazioni attiva la circolazione ematica e linfatica, con miglioramento del metabolismo cellulare e degli organi; stimola la liberazione del neurotrasmettittore serotonina (5 idrossitriptamina) che ha molteplici effetti positivi quali: antagonismo al craving, ossia sedazione dell’impulso irresistibile di mangiare oltre il necessario, regolazione del senso della sazietà; regolazione del ritmo sonno/veglia (la serotonina è precursore della melatonina); azione antistress.
Premessa alla Dieta normonutrizionale ipocalorica per ?? Sig.?? ???? ?????????, nei cui confronti è stata effettuata visita medica obiettiva, biometria, verifica anamnestica e accertamenti ematochimici, al fine di valutare:
la presenza o meno di patologie, di sindrome metabolica, di allergie o intolleranze disenzimatiche alimentari. Detta dieta nutrizionale è di tipo dimagrante ipocalorica, e per quanto possibile al fine della perdita di massa grassa: normocarboidrati, normolipidica, normoproteica, normo-vitaminica-minerale-oligoelementi, normofibra, normo-pre-probiotica, finalizzata al raggiungimento della misura della circonferenza addominale nell’ambito della precauzione a salvaguardia della salute.
(Secondo le indicazioni dell’International Diabetes Federation, nei soggetti di razza europoide si considera normale un giro vita inferiore a 94 cm nell’uomo e a 80 cm nella donna, elevato tra 94 cm e 102 cm nell’uomo e tra 80 cm ed 88 cm nella donna, molto elevato oltre 102 cm nell’uomo e oltre 88 cm nella donna. Conseguenze misura eccessiva, rischio malattie: articolari, metaboliche, cardiache, cerebrali, oncologiche. Rischio che spesso produce i suoi drammatici effetti, chi non ha un parente, un amico, un conoscente colpito da dette conseguenze. Bisogna fare un progetto per la salute, cambiando stile di vita!!!). Un Progetto importante per ogni persona, è conquistare la longevità con il benessere, per vivere in autonomia e dignità fino a tarda età.
L’IMC, o indice di massa corporea, medio desiderabile dovrebbe essere compreso tra 19 e 24. Non prendo in considerazione l’IMC, perché non tiene conto della struttura fisica, due soggetti della stessa altezza e dello stesso peso, secondo questo indice potrebbero risultare normopeso, ma uno potrebbe avere grasso superfluo e dannoso, mentre l’altro una muscolatura sviluppata. Un soggetto dalla struttura ossea e muscolare esile potrebbe rientrare nell’IMC medio desiderabile mentre nella realtà è sovrappeso, poiché il suo peso è dato anche dalla presenza di grasso superfluo e dannoso. Un soggetto dalla struttura ossea e muscolare possente potrebbe non rientrare nell’IMC medio desiderabile mentre nella realtà non è in sovrappeso, poiché il suo peso è dato dalla consistente massa ossea e muscolare, si pensi al confronto tra un sedentario e uno sportivo. Per la struttura fisica esile, è frequente che una donna rientri nell’IMC medio desiderabile mentre in effetti presenta troppo grasso superfluo e dannoso, addirittura c’è la definizione di “donna normopeso-obesa”.
Gli adipociti che sono le cellule in cui si accumula il grasso, si formano fino a circa i 18 anni di età. Chi ha più adipociti avrà più possibilità di accumulare grasso, ma se non assumerà calorie oltre il proprio consumo non accumulerà grasso. L’eccessiva alimentazione stimola i fattori di crescita (GH, IGF1), la moltiplicazione cellulare, che può comportare più cellule anomale con rischio di tumore. L’eccessivo riempimento degli adipociti può portare alla rottura di alcuni, su i cui frammenti avviene l’infiammazione, le cui sostanze tossiche danneggiano i recettori dell’insulina da cui il diabete di tipo 2 con le conseguenze cardiovascolari. Il tessuto adiposo, specialmente quello viscerale (il grasso viscerale o addominale è quel grasso attaccato agli organi interni, si differenzia da quello sottocutaneo e da quello intramuscolare), è considerato attualmente un organo paracrino e endocrino (organo che produce messaggeri chimici), capace di secernere molecole (adipochine, resistina, leptina, adiponectina), alcune delle quali potenzialmente patogene che possono causare: la sindrome metabolica; danneggiano, anche loro, i recettori dell’insulina da cui il diabete di tipo 2; danneggiano l’endotelio (rivestimento interno dei vasi) innescando la vasculopatia aterogena, con conseguenze cardio-cerebrali, infarto, ictus. Pertanto raggiungere e mantenere la misura del giro vita nei limiti raccomandati. Misura che ci indica se il grasso viscerale (e di riflesso il grasso delle varie parti del corpo), ossia quello depositato negli organi della cavità addominale, è nei limiti giusti o dannosi.
Su 10 kg di grasso superfluo e dannoso, 3 kg possono dipendere dall’influenza ormonale e del microbiota (microbi presenti nell’intestino), ma 7 kg dipendono dall’aver ingerito più cibo di quello necessario al proprio consumo energetico.
I nutrienti (Macronutrienti: Carboidrati, Grassi, Proteine) dei cibi sono composti da Idrogeno, Ossigeno, Carbonio e le proteine anche da Azoto (Seppure elementi chimici uguali, secondo come si combinano formano i diversi nutrienti. Per es. come avviene con uguali lettere dell’alfabeto che, secondo come si combinano originano parole diverse: a, e, m, r = arem, mare, rame, rema). Il cibo ingerito oltre le proprie necessità metaboliche, sia esso Carboidrato, Grasso o Proteine, viene trasformato dall’organismo in grasso, che appunto è composto da Idrogeno, Ossigeno, Carbonio. Non esistono cibi che non fanno ingrassare o che fanno dimagrire, l’eccessiva ingestione di cibo rispetto alle necessità metaboliche fa ingrassare. Ci sono dei cibi a basso contenuto calorico, ma non contengono per qualità e quantità tutti i nutrienti necessari a mantenere in salute l’organismo. Come pure non è vero che il caffè o il tè fanno dimagrire. La caffeina e la teina in effetti hanno un effetto termogenetico, ossia una spinta a disperdere in calore una parte di calorie introdotte con il cibo, ma poiché per avere un effetto apprezzabile sul peso bisognerebbe ingerirne dosi tossiche, non si può prendere in considerazione.
I nutrienti per la loro digestione comportano un effetto termogenetico, ossia una dispersione in calore di una parte di calorie in essi contenute. Detto effetto è del 7% nei carboidrati, del 3% nei grassi e può raggiungere il 35% nelle proteine. Per il fatto che generalmente i cibi ad alto contenuto proteico sono a basso contenuto calorico e per detto dispendio calorico, le diete iperproteiche ossia ad alto contenuto di proteine riscuotono successo, anche perché le proteine in eccesso non utilizzate a fini plastici, vengono utilizzate dall’organismo a fini energetici e hanno così come elemento di risulta l’Azoto, che intossica il centro dell’appetito nel cervello attenuando la fame, ma di intossicazione si tratta. Inoltre l’Azoto in eccesso può danneggiare i reni e il fegato. Il sangue per mantenere il bilancio acido/base attinge Calcio (carbonato di calcio, che è una base che contrasta l’acido) dalle ossa. Le proteine sono composte da aminoacidi, come dice la parola stessa sono acidi, cosicché se si assumono proteine in eccesso, il sangue ai fini di detto bilancio, attinge più Calcio dalle ossa e si avvia la perdita di osso che porta all’ osteoporosi.
La temperatura ambientale non alta, dai 17 – 18 °C, promuove la trasformazione del grasso bianco, che è la riserva energetica dell’organismo, in grasso bruno, che produce calore per mantenere le funzioni vitali. Detta produzione di calore può fare consumare mediamente 5 kg di grasso all’anno.
Questa dieta nutrizionale è elaborata secondo le attuali condizioni fisiche della persona a cui è proposta. Dovrà essere adeguata al variare del MB (Metabolismo Basale, che varia con il peso e l’età. Dai 20 anni, il metabolismo si riduce di circa il 10% ogni 10 anni e nelle donne di un altro 20% con la menopausa.) e al LAF (Livello di Attività Fisica).
Presento anche un esempio di Dieta Iperproteica Ipocalorica da dividere in 2 pasti principali, più 1 colazione e 1 spuntino. Di cui sconsiglio l’uso frequente. Da utilizzare saltuariamente per brevi periodi.
La comunità scientifica internazionale concorda, che anche con diete nutrizionali restrittive in grandi obesi, si può perdere al massimo 100/150 g. al giorno di grasso (da non confondere con la perdita di acqua e in nutrizione errata anche di muscolo). Promesse di maggiori perdite di grasso, sono mendaci e truffaldine. I farmaci anoressizzanti (spesso miscelati a pseudo prodotti erboristici, causano accidenti cardiaci e cerebrali, per questo vietati dalla Legge).
Le ricette (si riferiscono indicativamente a sei giorni della settimana, quindi lasciando un giorno, ovviamente a piacere, di alimentazione libera ma non esagerata) sono indicative del tipo di ingredienti e di combinazioni ottimali per la salute, che possono essere sostituiti con ingredienti equivalenti, caratterizzati cioè da una composizione nutrizionale simile. Ad esempio, la pasta può essere sostituita da pasta integrale, orzo, farro, cuscus, polenta, gnocchi o riso integrale, purché tutti questi alimenti vengano assunti nella quantità indicata. Un Crackers Integrale può essere sostituito da: g 7,35 di Pasta o da g 10,66 di Pane Integrale.
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Una volta alla settimana, la quantità di legumi indicata in un pasto può essere sostituita con 80 g di carne genuina. Mentre detta sostituzione può essere effettuata più volte con 2 uova intere genuine, non superando il quantitativo di 2 al giorno e 6 a settimana, con l’accortezza di cuocere sempre l’albume (l’albume crudo è dannoso cotto è salubre).
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Per equilibrare il rapporto tra acidi grassi ω6 e ω3, al fine di mantenere l’elasticità delle membrane citoplasmatiche (membrane delle cellule), nei condimenti prescritti con olio d’oliva, sostituite 1 cucchiaino (da tè ml 5) di olio d’oliva con 1 cucchiaino di olio di lino (Spremuto a freddo) mischiando i due oli. Avvertenza: non cuocere mai l’olio di lino.
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Per minimizzare l’effetto dell’inquinamento da metalli pesanti e altri inquinanti tossici, al posto del tonno o del salmone è più salubre utilizzare lo sgombro o altri pesci azzurri di piccola taglia. Possono essere utilizzati i Filetti di sgombro in scatola, all’olio di oliva o al naturale. La frutta secca e in particolare le noci sono ricche di acidi grassi polinsaturi, salutari assumendoli in giusta quantità, bisogna considerare che sono alimenti ipercalorici, 100 g di noci = circa 700 Kcal. Ma non è vero che le noci siano ricche di acidi grassi omega 3 a lunga catena, quelli più attivi in senso protettivo, EPA e DHA (riducono i fattori di rischio cardiovascolare, hanno effetti: antiaritmici e antitrombotici, di riduzione dei trigliceridi, anti-infiammatori, sullo sviluppo del sistema nervoso, sul funzionamento del sistema immunitario, possibili effetti antitumorali), da poter sostituire il pesce e i prodotti marini, che ne sono più o meno ricchi. Le noci contengono l’acido grasso polinsaturo alfa-linolenico, precursore di EPA e DHA, ma nell’organismo umano la trasformazione di detto precursore in EPA e DHA avviene in minima percentuale, cosicché la frutta secca non può sostituire il pesce.
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L’alcol, quindi le bevande che lo contengono, come il vino, che è considerato tradizionalmente una bevanda/alimento, in realtà è un tossico e un cancerogeno (Gli spacciati effetti benefici del vino rosso per il contenuto di antociani quali il resveratrolo, di flavonoidi, di polifenoli, sono una bufala. Per raggiungere un dosaggio efficace di resveratrolo, un recente autorevole studio indica che, bisognerebbe bere contemporaneamente 111 bicchieri di vino [più di 22 litri n.d.r.]). Resta il fatto che il vino è natura fatta cultura, è buono e si sposa con molte vivande. A prescindere dal contenuto di resveratrolo nel vino, le bevande alcoliche hanno soprattutto significato culturale e conviviale. Gli aspetti salutistici del vino sono da confermare, mentre quelli insalubri di tutte le bevande alcoliche, compreso il vino, sono scientificamente certi. L’Organizzazione Mondiale della Sanità per prevenire i tumori raccomanda per l’uomo di non superare l’assunzione di 250 ml di vino al giorno, mentre per la donna di non superare l’assunzione di 125 ml al giorno).
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L’eccesso di fruttosio (lo zucchero della frutta), causa al fegato gli stessi danni dell’alcol. Lo zucchero aggiunto (come quello per addolcire il tè o il caffè o quello presente nei succhi di frutta, nel miele o nelle bibite: Aranciate, COCACOLA ecc.) dovrebbe essere limitato a 10 grammi al massimo (2 cucchiaini da tè) al giorno (Succhi di frutta, Aranciate, COCACOLA ecc. non vanno assunti). L’iperglicemia, ossia il troppo zucchero nel sangue (Quando si parla di zucchero, si intende tutti gli zuccheri semplici e complessi che si trovano nei cibi), oltre ad essere il sintomo del diabete con le conseguenze di disfunzioni e danni cardiovascolari e neurologici, comporta la glicazione. La glicazione è il prodotto della reazione tra uno zucchero e una proteina o un grasso. Esemplificando evitando complessi discorsi biochimici, lo zucchero si attacca alle proteine “le incolla” alterandone le funzioni. Degli esempi: le tuniche muscolari delle arterie incollate perdono l’elasticità, da cui l’ipertensione e/o la rottura da cui l’emorragie nei vari distretti organici come il cervello; il cristallino incollato si opacizza, è la cataratta; lo zucchero si deposita nei nervi, da cui le neuropatie con le conseguenze sensoriali e motorie. Pertanto è salutare mantenere la glicemia entro i valori raccomandati.
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L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di non introdurre più di 2 grammi di sodio con la dieta giornaliera. Due grammi di sodio corrispondono a circa 5 grammi di sale da cucina, che sono all’incirca quelli contenuti in un cucchiaino da tè. Nel calcolo del consumo giornaliero di sale complessivo va tenuto in considerazione anche il sodio contenuto negli alimenti e nelle bevande. Secondo le stime della Commissione Europea (È una delle principali Istituzioni dell’Unione europea.), il sale presente nei cibi industriali o consumati fuori casa è più del 75% e quello aggiunto nelle preparazioni domestiche è solo il 10% circa. Pertanto a salvaguardia della salute, evitare i cibi troppo salati e salare poco.
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Le spezie proposte se non tollerate e/o sgradite, si evitano.
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Poiché nella restrizione calorica che comporta il non mangiare alcuni cibi, o la conservazione e la cucina dei cibi, può creare un carente apporto di vitamine, minerali e oligoelementi, è opportuno assumere almeno due volte a settimana un complesso multivitaminico-minerale (per es. MulticentrumR).
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I pranzi e le cene sono formulati in modo che il pasto fornisca tutti i nutrienti necessari, con calcolato il giusto apporto di proteine per contrastare la perdita muscolare. Anche se un pasto è classificato come pranzo può diventare cena e viceversa. I pasti giornalieri possono essere interscambiati tra le varie proposte di diete alimentari giornaliere.
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Tutti i pasti devono essere consumati nell’arco temporale di 12 ore al massimo, e l’ultimo pasto dovrebbe essere consumato almeno 3-4 ore prima di andare a letto.
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La perdita di grasso si ottiene con l’apporto calorico inferiore al consumo calorico (fermo restando il normale apporto per qualità e quantità dei nutrienti necessari, pena la perdita della salute). Basta assumere 150 calorie al giorno in più per 12 mesi rispetto al consumo calorico, per accumulare oltre 5 kg di grasso.
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L’attività fisica è importante per la salute, è raccomandata nella giusta misura, in eccesso usura l’organismo. Nella giusta misura mantiene e sviluppa i muscoli (cosicché aumenta anche il metabolismo basale, con consumo di calorie), tendini, ossa, legamenti, organi, fa passare i muscoli dallo stato di insulino dipendenza di quando sono a riposo allo stato di insulino indipendenza di quando sono in azione (cosicché contribuiscono ad abbassare i dannosi alti livelli di zucchero nel sangue). Grazie alla cosiddetta pompa muscolare l’attività fisica incrementa la circolazione del sangue e della linfa, che come un torrente porta via i rifiuti, le tossine e apporta ossigeno e nutrimento alle cellule di tutto il corpo. Aumenta la capacità respiratoria e la gittata cardiaca. Inoltre una recente scoperta scientifica ha mostrato che con un esercizio costante di non eccessiva intensità, i muscoli scheletrici hanno anche funzione di organo endocrino, secernente le Miochine. Queste sono proteine che contrastano lo stato infiammatorio, causa di patologie metaboliche croniche. Cosicché la giusta attività fisica ha un’azione: antinfiammatoria, ipoglicemizzante, ipolipemizzante, antipertensiva. Oltre ad un effetto ansiolitico: “faccio delle passeggiate, perché poi mi sento meglio”. Nella vita quotidiana, l’azione dell’attività fisica per mantenere il peso forma o per perdere il grasso superfluo e dannoso è relativa. Per perdere 100 g. di grasso (che si perdono con una dieta normonutrizionale ipocalorica di circa 1000 kcal), un uomo di 70 kg. dovrebbe: correre a 10 km/h per 30 km; oppure camminare a 5 km/h per 50 km; oppure allenarsi ad alta intensità con i pesi per 4 ore. Si converrà che l’ attività fisica con detta intensità e tempo necessario per praticarla, seppure possibile è improbabile praticarla per i più . L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) raccomanda 150’ di attività fisica a settimana, 300’ vanno meglio, 450’ potrebbero essere dannosi. In pratica è consigliabile mediamente, una passeggiata di ½ ora al giorno a passo sostenuto.
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Si cerchi di usare ingredienti freschi e di stagione, legumi secchi (da reidratare mettendoli a bagno in acqua per una notte). Nell’impossibilità di usare ingredienti freschi, gli ingredienti surgelati o conservati senza additivi chimici di prodotti di marche accreditate, sono un valido sostituto (per es.: Orogel, Findus, Alce Nero, Coop.).
Gli italiani, secondo l’ OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) sono tra quelli che vivono di più nel mondo occidentale, però siamo agli ultimi posti per aspettativa di vita sana,
insomma campiamo di più ma campiamo peggio, ci ammaliamo di più. Sono le conseguenze delle cosiddette malattie prevenibili, quelle cioè che dipendono in buona parte da noi, dalle nostre abitudini tra cui quelle alimentari. Un Progetto importante per ogni persona, è conquistare la longevità con il benessere, per vivere in autonomia e dignità fino a tarda età.
Il primo Ministro inglese Winston Churchill disse: “Il segreto della buona salute, è bere, fumare e soprattutto non fare sport.” Tralasciò il mangiare, ma la stazza e la sua salute rivelavano anche le scorrettezze alimentari. Quando fece l’anzidetta battuta era solo umorismo, infatti si era appena rimesso dal suo primo infarto.
Viene riferito che Woody Allen ha detto: “Puoi vivere fino a cento anni, se rinunci a tutte le cose per cui vale la pena vivere”.
Per il benessere è importante aggiungere vita agli anni e non semplicemente anni alla vita, e questo salvo disgrazie, dipende da noi. Secondo recenti studi, anche predisposizioni genetiche sia positive che negative possono essere annullate dal nostro stile di vita. Da come pensiamo, da cosa mangiamo, dall’evitare le sostanze tossiche, dal controllare lo stress, dal praticare il giusto esercizio fisico, dai periodi di recupero psicofisico, dagli affetti e per ultimo ma non ultimo dal sonno ristoratore.
Considerato quanto succitato, modificando la locuzione latina “Semel in anno licet insanire” in “Semel in hebdomada licet insanire”, tradotta letteralmente “una volta la settimana è lecito impazzire”, sulla scorta dell’esperienza clinica, si può conciliare la salute con il piacere della tavola, mangiando in modo salubre regolarmente, e sgarrare una sola volta a settimana, magari compensando (previa consultazione medica) con un predigiuno e/o postdigiuno.
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